La Pasqua è un cielo squarciato

RAIradio1

“Ascolta si fa sera” del giorno 29 marzo 2021

Intervento di Mons. Arturo Aiello – Vescovo di Avellino

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Pace e bene.

Siamo all’ultimo degli appuntamenti dedicati ai versi di Juan Vicente Piqueras: Si deve cercare la vita che ci cerca, il cielo squarciato delle pozzanghere. Vedo un cielo nuvoloso e grigio che all’improvviso si squarcia e fa emergere una raggiera di luce che scende a pioggia e ridona vita alle cose, alle piante e alle persone. Mi viene da cantare “Alleluia”: è la sensazione di una gioia al centro di un dolore che esplode, di una tristezza che si fa canto, di una morte che inaspettatamente si apre alla vita, come alla tomba che ha custodito solo per poche ore il corpo del Redentore.

In un’altra poesia Piqueras scrive: L’amore, come il mare, non dorme mai mentre nei nostri versi parla di cielo squarciato. Noi subito, istintivamente, guardiamo in alto, ma il poeta poi aggiunge delle pozzanghere, e lo sguardo allora si china su ciò che è sporco, che diventa specchio e spicchio di cielo.

La Pasqua è un cielo squarciato come il velo del tempio, come il corpo di una donna che scodella il bambino come frutto maturo, come il sepolcro chiuso da una pesante pietra che l’amore ha aperto facendo uscire la luce.

Buona Pasqua! Buona Pasqua a te che mi hai seguito in questi lunedì sera sempre più luminosi alla ricerca della vita che ci cerca. Non ti rassegnare alle pozzanghere della tua esistenza, al dolore che a tratti sembra più forte dell’amore! Guarda bene perché anche dalle pozzanghere si vede il cielo squarciato.

De Andrè canterebbe: Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.

Auguri!

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Il testo è stato tratto dalla registrazione della trasmissione e non è stato sottoposto a revisione dell’autore.